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Musei

BELLINO:

Museo del tempo e delle meridiane

Il museo offre una chiave di lettura delle meridiane che sono dipinte su case e edifici religiosi in tutto il comune. Interessanti sono i pannelli fotografici che suggeriscono una antica concezione del tempo; è possibile vedere documenti e attrezzi utilizzati dagli gnomonisti di Bellino ed assistere alla proiezione di un filmato nel quale alcuni abitanti di Bellino parlano dello scorrere del tempo.

B.ta Celle, presso locali ex scuola elementare. Ingresso a pagamento

Info: Comune di Bellino, tel.(+39) 0175/95.110 –  comune.bellino@tiscalinet.it

http://www.comune.bellino.cn.it/

 

CASTELDELFINO:

Centro di documentazione sulla religiosità popolare

Il centro, utilizzato anche per convegni, concerti e proiezioni, è ospitato presso l’antica cappella romanica di Sant’Eusebio, unico edificio sopravvissuto all’alluvione che alla fine del ‘300 distrusse l’antica Villa S. Eusebio. Mostra permanente “I Santi del popolo”.

Cappella di Sant’Eusebio. Ingresso gratuito

Info: Unione Montana Valle Varaita, tel.(+39) 0175/970640 info@unionevallevaraita.it

 

Centro visita del bosco dell’Alevé

Nei locali dell’ex ala comunale è allestito un Centro visita dedicato al bosco di pino cembro dell’Alevé. Un grande diorama si apre al visitatore che ha la sensazione di inoltrarsi realmente nel bosco alla scoperta delle sue meraviglie, lungo sentieri ricostruiti fedelmente. Tra la vegetazione si scorgono alcune tra le specie animali più significative del bosco. L’ambiente, pur limitato in estensione, coinvolge, grazie ad un sapiente gioco di luci e suoni capaci di evocare la magia e l’ambiente tipico del bosco.

Via Roma. Ingresso a pagamento

Info:  Parco del Monviso, Saluzzo,(+39) 0175/46505 –  info@parcomonviso.eu

www.parcomonviso.eu

 

Museo Etnografico

Allestimenti vari:attrezzi da lavoro; ricostruzione antica cucina, facciata di casa; portale della Parrocchiale; merletti al tombolo; costumi tradizionali. Il museo è gestito dall’Associazione culturale Ier a la Vilo.

località Casermette. Ingresso gratuito

Info: Comune, tel. (+39)0175/95.126;  cell. 333/18.61.331 (sig. Murazzano)

 

COSTIGLIOLE S.:

Palazzo Sarriod de La Tour

Palazzo Sarriod de La Tour è sede della biblioteca civica e dell’Ufficio Turistico.(apertura stagionale). Il settecentesco palazzo è stato oggetto di un’importante fase di restauro che ha interessato buona parte della struttura e degli interni che non hanno modificato l’impianto voluto da Tommaso Alberto Saluzzo di Casteldelfino che lo fece edificare nel 1720. Il nome ha origine da un discendente di Tommaso Alberto, Luis Antoine Hiacinte Sarriod de La Tour.

Via Vittorio Veneto, 103

Info:orario: (+39) 0175/239116 – cell. 333/4062819

 

Museo etnografico ‘L Palas

Raccoglie ed ospita nella settecentesca villa patronale oltre seimila attrezzi da lavoro, in particolare per la coltivazione delle viti e la produzione del vino; esiste anche una ricostruzione di un’ antica cucina e di una camera.

Azienda agricola Chiotti Ambrogio, via Ceretto, 76. Ingresso gratuito.

Info: tel. 0175/230.825 – info@chiotti.it

www.chiotti.it

 

FRASSINO:

Museo dei muratori, Lhi Mestres

Centro di documentazione sull’attività dei muratori locali e sull’architettura di media valle. Il territorio di Frassino, poco produttivo dal punto di vista agricolo, ha portato allo svilupparsi di altre professionalità tali da poter affiancare, se non sostituire, alle tradizionali attività agricolo-pastorale. Fu così che si diffuse la professione del muratore, che il paese esportò anche in Francia, in particolare a Parigi dove molti Frassinesi emigrarono. Una professione così diffusa e caratterizzante che oggi il comune ha realizzato un centro culturale ad essa dedicato. Un locale che non risponde tanto allo scopo di esposizione di strumenti della lavorazione, ma piuttosto di centro di documentazione per leggere l’evoluzione delle tecniche costruttive, di laboratorio tematico in cui approfondire questo aspetto di storia locale e da cui partire per conoscere meglio il territorio. Per saperne di più, si consiglia una visita alla borgata Chiaronto, da cui si dice provenisse la maggior parte dei muratori di Frassino.

Municipio di Frassino. Via S.Rocco, 4. Ingresso gratuito (in orario apertura uffici)

Info: Comune, tel.0175/976926 – info@comune.frassino.cn.it

www.comune.frassino.cn.it

Museo L’iero di Fredou di Pin Boubou

Collezione privata. Gli oggetti esposti sulle pareti dell’antica stalla voltata, illustrano le procedure e le lavorazioni tipiche dell’agricoltura di montagna.

Borgata Grande, tel.(+39)340/9343347  Ingresso gratuito (periodo estivo)

 

ISASCA:

Alfabetulla

E’ il nuovo centro didattico, aperto nel 2012 e dedicato all’albero, al legno e ai suoi derivati. Un percorso per capire, giocare, imparare, costruire, manipolare e vedere tutto ciò che riguarda il legno: da come nasce un albero ai prodotti finiti che si possono realizzare. Un curioso viaggio per conoscere il LEGNO… dalla A alla Z. E’ aperto su prenotazione da marzo a novembre.

Via Provinciale 13, Isasca. Ingresso a pagamento.

Info: tel. 0175/567.840 – info@alfabetulla.it
www.alfabetulla.it

PIASCO:

Museo dell’arpa Victor Salvi

Si tratta del primo e unico museo al mondo dedicato interamente all’arpa. MOSTRA IN CORSO: “L’evoluzione dell’arpa: le origini, Sébastian Erard, Victor Salvi”. In esposizione una serie di “gioielli”, selezionati con rigore filologico per illustrare lo sviluppo dell’arpa nel mondo fin dall’antichità. In primo piano il genio creativo di Sébastien Erard e Victor Salvi: il primo come l’inventore del doppio movimento che ha rivoluzionato il modo di suonare l’arpa. Il secondo come suo degno erede nella capacità di anticipare e interpretare l’evoluzione dello strumento, unendo passione artigianale e vocazione per la ricerca.

Via Rossana, 7. Ingresso a pagamento

Info: tel. 0175/270.510 – info@museodellarpavictorsalvi.it
www.museodellarpavictorsalvi.it 

 

PONTECHIANALE:

Liero d’armoni

Esposizione di una ricca collezione di antichi strumenti della musica occitana risalenti per lo più alla fine dell’Ottocento (organetti, ghironde, fiati, ecc.). Il museo organizza eventi musicali, concorsi, conferenze.

Frazione Chianale. Ingresso gratuito

Apertura week end di luglio, tutti i giorni ad agosto, week end di settembre e vacanze di Natale. Concerti organizzati e conferenze: da metà luglio 2016 a fine settembre 2016

Frazione Chianale, 109. Ingresso libero.

Info: Sig. Celeste Ruà, tel. 348/7125650 – lierodarmoni@gmail.com

www.facebook.com/lierodarmoni

 

Museo del costume e dell’artigianato tessile

E’ ospitato nei prestigiosi locali di quella che fu la missione cappuccina di Chianale, edificata nei secoli XVII e XVIII e recentemente restaurata. Le collezioni esposte documentano i costumi femminili della valle tra i più ricchi delle Alpi Occidentali e, in particolare, quello dell’alta Valle Varaita, risultato di competenze diverse che valorizzavano fra l’altro l’arte del tombolo, la lavorazione del crine di cavallo, l’impiego di telai speciali per la produzione di nastri. Il visitatore sarà colpito dall’intenso cromatismo delle cuffie infantili, dei grembiuli e delle pettorine, dei fazzoletti, dei nastri. L’abito festivo era in effetti prodigo di colori sgargianti in contrapposizione a una quotidianità fatta invece di misura e sobrietà. Per una migliore conoscenza di questa quotidianità montanara un ampio soppalco è dedicato alla tela, alla mezzalana, al drap, materiali “poveri” della vita di tutti i giorni.

Antica Missione Cappuccina. Ingresso a pagamento

Info: Comitato S. Lorenzo sig.ra  Cortona Silvana, tel 347/8999198 – info@museodelcostumechianale.it

www.museodelcostumechianale.it

 

Museo del mobile dell’alta Valle Varaita

Il museo, realizzato da privati e dalla Comunità Montana Valle Varaita, è costituito da uno spazio espositivo ricavato all’interno di una tipica dimora alpina d’epoca, un ambiente che evidenzia le naturali caratteristiche di eco-museo dello spazio prescelto, che occupa, almeno momentaneamente, soltanto la porzione superiore o “rurale” dell’edificio, appartenente ad un ramo della famiglia Pons, un cognome documentato, in alta valle, sin dal XIV secolo. La rassegna curata da Celeste Ruà insieme a Paolo Infossi, Maria Antonietta Ruffa ed Enrica Paseri, con il Patrocinio del Comune di Pontechianale, documenta le diverse soluzioni stilistiche e decorative adottate nei caratteristici cofani (còfres) e altri mobili antichi, costruiti in Alta Valle, nel corso di alcuni secoli.Museo aperto nel mese di agosto o su prenotazione. Ospita durante il periodo estivo mostre di pittura e scultura contemporanee.

Frazione Castello. Ingresso libero.

Info: Sig Infossi Paolo, tel 349/1466050 -sig Ruà Celeste tel 348/7125650

 

ROSSANA:

Ecomuseo della Resistenza

Il museo trova la sua collocazione in una borgata amena, dove i monti che la circondano furono testimoni di continue azioni partigiane e di cruenti rastrellamenti operati dai nazifascisti che, con le loro imprese disumane, firmarono episodi drammatici per i resistenti. La popolazione civile fu costretta a sopportare violenze, disagi e gravi danni materiali a causa della brutalità degli invasori tedeschi e delle viltà messe in atto dai repubblichini. La Valle Varaita vide, fin dai primi giorni seguenti l’armistizio dell’8 settembre 1943, il formarsi di nuclei composti da giovani volontari che, piuttosto di andare ad ingrossare le fila del neofascista governo di Salò, preferirono scegliere la via dei monti e intraprendere la lotta armata per dare all’Italia libertà e democrazia. Visitabile nel periodo che va dalla primavera all’autunno inoltrato. Inoltre è possibile organizzare la visita per le scolaresche nei mesi di settembre, ottobre, novembre, aprile e maggio.Chi desiderasse approfondire la conoscenza degli episodi più significativi dei lunghi mesi di lotta, può richiedere di essere accompagnato nei luoghi che maggiormente caratterizzarono la Resistenza in valle.

B.ta Grossa – Fr. Lemma. Ingresso gratuito

Info: sig. Riccardo Assom tel. 011.9610601 – 0175. 64453 – 333 949 1445 – riassom@alice.it

www.anpi.it

 

SAMPEYRE:

Museo etnografico

Il museo ospita in una decina di sale, attrezzi da lavoro agricolo, per la panificazione, la lavorazione della lana; la ricostruzione di una vecchia classe con banchi e lavagna; dei laboratori di un maniscalco, di un falegname, di un fabbro, nonchè costumi tradizionali, fotografie d’epoca, una collezione di modelli con i personaggi della Baia e gli autentici drappi delle quattro Baias di Sampeyre.  Durante tutta l’estate al museo si organizzano mostre, serate, stages, corsi, incontri ed attività.

Via Roma, 27. Ingresso gratuito.

Info: Comune, tel. 0175/977.148; 0175/970022 – info@etnomuseosampeyre.it  www.etnomuseosampeyre.it

L’ingresso è ad offerta libera. Durante tutto l’anno  è possibile richiedere visite guidate, su prenotazione, minimo gruppi di 10-15 persone (0175-970022 in orario apertura museo oppure al 339 6071126 o via mail: info@etnomuseosampeyre.it).

 

VENASCA:

La Fabbrica dei Suoni

Si tratta del primo parco tematico italiano dedicato interamente al suono e alla musica. Un percorso che conduce alla scoperta dei suoni e dei rumori attraverso i parametri di velocità, altezza, intensità e timbro, permettendo di sperimentare la vibrazione dei suoni e la propagazione dell’onda sonora nello spazio e di conoscere strumenti musicali provenienti da tutto il mondo.

v. Marconi, 15. Ingresso a pagamento.

Info: tel. 0175/567.840 –  info@lafabbricadeisuoni.it

www.lafabbricadeisuoni.it

 

VERZUOLO:

Centro rete del progetto “I sentieri della Libertà“

La Memoria delle Alpi è una rete ecomuseale transfrontaliera dedicata al territorio alpino e alla sua storia. Questa rete è il prodotto di un progetto interreg Italia-Francia-Svizzera. In provincia di Cuneo si intrecciano 43 “sentieri della libertà” segnalati sul territorio, che ripercorrono i passi della persecuzione razziale, della seconda guerra mondiale e della Resistenza, per recuperarne e valorizzarne la memoria storica. Il progetto intende studiare, rappresentare e trasmettere, in particolare alle giovani generazioni, la memoria collettiva riferita al territorio delle Alpi fra Italia, Francia e Svizzera, nella sua dimensione transfrontaliera. Il centro rete dispone di spazi,attrezzature, iniziative, materiali, che offrono ai 43 percorsi i contenuti della storia e consentono di rivivere, con la mente e col cuore, pensieri, progetti, scelte, sentimenti ed emozioni dei protagonisti.

Palazzo Drago, Via Marconi 13. Ingresso gratuito (in orario della biblioteca civica).

Info: Biblioteca civica Verzuolo, tel 0175/88390 –  verzuolo.biblioteca@libero.it

www.comune.verzuolo.cn.it

 

Museo Drago

Edificato probabilmente alla fine del 1700, l’edificio noto come Palazzo Drago ha subito numerosi restauri che gli hanno permesso di mantenere il nobile aspetto. Il nome deriva dall’ultimo proprietario, la famiglia Drago, che nel 1873 vendette il palazzo al comune di Verzuolo il quale vi stabilì la sede del municipio e delle scuole. All’interno sono esposti oggetti appartenenti alla famiglia Drago, donati dalla signora Graziana Colla Drago. Sono presenti diverse vetrine espositive con giocattoli per bambini, armi da fuoco e da taglio, strumenti d’ogni genere bilancini, termometri, foto,icone religiose…inoltre è possibile ammirare alcuni pezzi d’arredamento come la vasca da bagno, la stufa in stile liberty, mobili e quadri.

Palazzo Drago. Via Guglielmo Marconi, 13. Ingresso gratuito (in orario della biblioteca civica)

Info: Biblioteca civica Verzuolo, tel. 0175/88390. Al di fuori degli orari di apertura della biblioteca si prega di contattare il Comune tel.0175/255111

www.comune.verzuolo.cn.it

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